Sostenibilmente in - 5 Febbraio 2025

Impronta idrica: più di quanto pensi (e molto di più di quanto bevi)


Il valore della diversità oltre l’apparenza: dalle verdure stramp alle persone, la bellezza dell’unicità e la capacità di trasformare la diversità in un'opportunità che genera innovazione

Diverse aziende stanno implementando iniziative efficaci di Diversity Management con strumenti concreti per promuovere l’inclusione. Alcune, ad esempio, introducono sistemi di segnalazione interni per gestire episodi di discriminazione, mentre altre organizzano corsi di sensibilizzazione per migliorare la consapevolezza dei dipendenti.

Un altro approccio è l’uso di processi di candidatura anonima, per evitare pregiudizi inconsapevoli nella selezione, oppure, dichiarare esplicitamente l’impegno verso la parità nei propri annunci di lavoro per incoraggiare i candidati appartenenti a minoranze.

Un caso interessante di inclusione è quello di Walmart, che ha individuato un ostacolo nella crescita professionale dei propri dipendenti in prima linea, in gran parte afroamericani o ispanici/latini. La mancanza di qualifiche e il costo della formazione impedisce loro di accedere a ruoli più remunerativi. Per superare questa barriera, Walmart ha introdotto un programma di istruzione gratuita e upskilling, che ha aumentato del 20% l’employee retention tra i partecipanti e permesso agli impiegati iscritti all’iniziativa, di aumentare dell’87,5% la probabilità di promozione rispetto ai non partecipanti. Un esempio concreto di come la diversità, se supportata da investimenti mirati, possa tradursi in crescita reale.

Imprese che adottano misure di diversity management, non obbligatorie per legge, in almeno uno degli ambiti considerati per classe dimensionale dell’impresa e ambito di diversity

E se la diversità non riguardasse solo il lavoro o la cultura, ma anche il nostro stesso corpo?

Se quelle verdure "stramp, ma bon" scartate perché non conformi a un ideale estetico ci somigliassero più di quanto pensiamo? Il body shaming è una delle forme più insidiose di esclusione, un pregiudizio che si insinua ovunque, dalle pubblicità patinate ai commenti sui social. Secondo il Diversity Media Research Report 2024, i media non solo influenzano il concetto di bellezza, ma spesso lo distorcono, alimentando la grassofobia e creando un modello estetico irraggiungibile, che mina l’autostima di milioni di persone.

Ma per fortuna qualcosa sta cambiando… parola di una soddisfatta 46, che ha sempre combattuto con la 44 e che, in un’epoca lontana, ha perfino vissuto l’illusione di essere una 42! 😉

Sempre più persone, infatti, chiedono modelli di bellezza autentici, che riflettano la varietà dei corpi reali e abbraccino la diversità come punto di forza.

E poi è importante parlare anche di intersezionalità ovvero il modo in cui genere, età, orientamento sessuale e abilità influenzano le esperienze individuali a causa delle possibili discriminazioni e di diverse forme di esclusione.

Abbiamo bisogno di ribaltare la prospettiva. La diversità corporea non è un'anomalia, ma la norma. Ripensare il modo in cui raccontiamo i corpi è il primo passo per smantellare gli stereotipi e costruire una narrazione più autentica. La bellezza non è una misura fissa, né una categoria rigida: è una realtà fluida che appartiene a tutti.

Oxana Likpa lo sa bene. Nata a Palermo da genitori ivoriani, è albina e per anni ha subito discriminazioni e bullismo a scuola. «Vorrei entrare nelle classi e spiegare ai ragazzi cosa significa sentirsi esclusi solo perché si è diversi», racconta. «Si ha paura di ciò che non si conosce e poco o nulla si sa dell’albinismo: l’unica volta in cui mi è capitato di trovarlo in un libro di scuola, era accompagnato dalla foto di un animale».

La conoscenza è il primo passo per l’inclusione. Oggi Oxana è una modella affermata, volto di marchi importanti e copertina di Vogue Portogallo. Ha trasformato la sua unicità in un punto di forza, dimostrando che non è la società a dover definire chi siamo, ma siamo noi a riscrivere la narrazione della nostra diversità.

E allora, cosa accadrebbe se iniziassimo a celebrare le differenze invece di temerle? Ti ricordi vero che venerdì è la giornata dei calzini spaiati? Quindi mi raccomando, indossa due calzini diversi, che si lo so, può sembrare un gesto banale, ma in realtà è un simbolo potente per ricordarci che non esiste un’unica forma di normalità e che è la varietà a rendere il mondo più ricco!

È l’ora dei saluti, che questa volta è sulle note del musical “Wicked” di cui per altro hanno fatto di recente un bellissimo film, dateci un’occhiata!

A presto, 

Chiara Pontoni

Sustainability Manager Gesteco