Impianti mobili di trattamento rifiuti

Per il trattamento dei rifiuti gli impianti mobili possono essere utilizzati in una serie di contesti, tra cui aree remote, siti di emergenza in seguito a disastri naturali o incidenti, eventi temporanei, o in situazioni in cui è necessario un rapido intervento per gestire i rifiuti in modo efficiente e sostenibile.

Gli impianti mobili possono essere utilizzati per lo svolgimento di singole campagne di attività sul territorio nazionale.
Per il loro utilizzo ci occupiamo anche delle pratiche burocratiche e delle autorizzazioni regionali come ad esempio:

• Autorizzazione per il trattamento di rifiuti specifici
  
• Autorizzazioni locali (potrebbero essere richieste autorizzazioni o permessi a livello locale dai comuni o dalle autorità locali in cui l'impianto opererà temporaneamente).

Il rifiuto da sottoporre a vagliatura, viene immesso all’estremità più alta del tamburo di vagliatura. Per effetto della rotazione ed inclinazione, il rifiuto viene rotato più volte ed attraversa il cilindro per tutta la sua lunghezza, venendo varie volte in contatto con la maglia del vaglio.

Le particelle più minute “sottovaglio” attraversano la parete del vaglio, sono raccolte all’interno della tramoggia sottostante e, tramite il nastro trasversale e laterale, vengono scaricate lateralmente all’impianto, mentre il materiale più grossolano “sopravaglio”, rimanendo all’interno del tamburo, raggiunge l’altra estremità, esce e viene allontanato dal nastro trasportatore posteriore.

La potenzialità massima di trattamento è di 80 Mg/h. 

L’attività di recupero dei rifiuti consiste nelle lavorazioni quali frantumazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate, per l’ottenimento di materie prime secondarie con caratteristiche merceologiche conformi alla normativa tecnica di settore o, comunque, nelle forme usualmente commercializzate.

Di conseguenza l’impianto di frantumazione interviene in modo significativo nel processo di recupero di rifiuti non pericolosi in determinati settori, come quello edile, siderurgico, l’industria ceramica ed altri similari.

La potenzialità massima di trattamento è di 240 Mg/h.